Il Balzo Nero per la fessa

Quella descritta è una variante per giungere in vetta al Balzo Nero, una alternativa alla "via normale" sul sentiero CAI No.8 oppure per la cresta sud. La "forcella della fessa" è un intaglio di circa 35 metri da affrontare con attrezzatura alpinistica che interrompe il sentiero in cresta che dal Monte Alto congiunge il Balzo Nero, a seguire trovate un filmato della discesa.

 

 

Coloro che volessero ripetere il percorso descritto qui di seguito, trovano alcuni strumenti utili come la mappa topografica, la stessa in 3d, il profilo altimetrico, la traccia gps, ma veniamo al racconto ...

 

8 Novembre 2015 : insieme a Cristina, Massimiliano e la Manu in auto raggiungiamo il borghetto di Vico Pancellorum sull'Appennino Lucchese e parcheggiamo nel piccolo spiazzo dove termina la strada (quota 655 m.).
Sono le 09,15 quando ci incamminiamo verso nord-est seguendo le indicazioni per "Croce di Castello" in leggera salita.


 

 

Il passo non è veloce gravato dagli zaini con la corda ed altro materiale alpinistico, dopo circa 30' incontriamo un nuovo cartello a quota 860 m. sempre per la Croce di Castello che seguiamo a sinistra abbandonando il sentiero principale, adesso percorriamo il sentiero in direzione ovest per circa 500 m. sino ad incontrare un nuovo cartello in legno per la sudetta destinazione (wpt "Croce di Castello 2" sulla mappa) a questo punto anzichè seguire il sentiero in discesa verso sud procediamo in senso opposto risalendo la dorsale della montagna senza seguire una traccia ben precisa sin quando usciamo dal bosco ed incontriamo le prime bastionate di roccia dove facendo attenzione scorgiamo qualche bollo rosso scolorito.
Dopo una breve pausa riprendiamo a salire aiutandoci per un primo tratto verticale con le mani, facendo ben attenzione a non far cadere pietre su chi segue, poi il percorso diventa più gradonato e meno verticale. Da Vico Pancellorum al Monte Alto

Seguendo la dorsale poco prima di mezzogiorno raggiungiamo il Monte Alto (quota 1198 m.) dove è posta un piccola statua della Madonna, mangiamo ancora qualcosa mentre osserviamo il panorama e ancor di più il famoso "punto critico", il sentiero davanti a noi precipita per circa 30/35 metri e l'unico modo per passare dall'altra parte è di scendere e risalire in maniera alpinistica, quindi indossiamo casco e imbraco, ci assicuriamo ad un grosso masso dove è presente un cavo in metallo ed iniziamo la discesa in corda doppia. Il Monte Alto

La Fessa

 

Per primo scende Massimiliano portando all'interno dello zaino un'altra corda, giunto sul fondo deve traversare un corridoio piuttosto aereo di 5/6 metri (sempre mantenendosi assicurato) per giungere all'altro versante della parete dove si assicura in un paio di punti, poi anch'io lo raggiungo. Lo spazio è veramente esiguo e non può ospitare più di un paio di persone per cui con la terza corda inizio la risalita fissando dei rinvii alla parete. La roccia non è molto solida e devo stare attento a non far cadere sassi, esiste anche un cavo un po' sfilacciato di cui non mi fido troppo... riesco comunque a giungere ad una sosta dove posso assicurarmi per far salire i compagni.
Adesso anche la Cristina si cala in doppia sino a Massimiliano seguita dalla Manuela, recuperano le corde poi iniziano a risalire tutti e tre mentre io li assicuro dall'alto con un nodo barcaiolo.La fessa

Un breve filmato della discesa in doppia Discesa in corda doppia

Sono le 14,20 quando riprendiamo il cammino verso il Balzo Nero, per atraversare l'intaglio abbiamo impiegato un paio d'ore circa, ma con la massima sicurezza di cui potevamo disporre, adesso davanti a noi abbiamo la sagoma nera della nostra meta, sembra proprio un ciliegina appoggiata sulla panna. Procediamo sulla cresta, talvolta scendendo di lato, intanto gruppi di capre scorrazzano veloci, a volte penso che siano esenti dalla legge di gravità !
Dopo circa un'altra ora siamo alla base della "ciliegia", arrampichiamo qualche metro e alle 15,15 siamo in vetta. Balzo Nero

Panorama dal Balzo Nero

 

La giornata è molto bella ed i boschi attorno sono dipinti con i colori dell'autunno, dal basso sale una leggera foschia ed il panorama è veramente suggestivo, non ci tratteniamo a lungo, giusto il tempo del pranzo (o dovrei dire della merenda visto l'ora?) poi continuiamo il nostro cammino che da qui è ben segnato sul sentiero CAI 8 per un primo tratto verso nord e poi piega verso ovest, incontriamo una fonte e poco dopo il sentiero CAI 8bis che sembra risistemato da poco. Camminiamo per altri 2 km in direzione sud sino ad un'altra presa d'acqua, qui abbandoniamo il sentiero principale per una scorciatoia sulla nostra sinistra che in breve ci porta al parcheggio, sono le 17,00. Rientro a Vico Pancellorum

 

 

 

 

Note : si tratta di un percorso in parte alpinistico adatto esclusivamente ad escursionisti esperti, sconsiglio di intraprendere la discesa/risalita della Fessa senza il materiale necessario (imbraco, casco, corde, rinvii e discensore) come ho scritto esiste un cavetto ma di dubbia affidabilità ... Escursione da effettuarsi solo con ottime previsioni meteo.

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