Il Balzo Nero per la cresta sud

Il percorso descritto è una versione alternativa al semplice non impegnativo sentiero CAI  No.8 ed alla variante detta “Forcella della Fessa” che invece presenta notevoli difficoltà nel superamento della forcella stessa, quello da noi effettuato, pur presentando un grado di difficoltà elevato, consente di evitare il passaggio della forcella (aggiornato al 18 maggio 2014).


vico pancellorum

18 Maggio 2014 - Domenica: Insieme a Carlo, che guida l’escursione, e gli amici del Gruppo Trekking Lastra a Signa, ci dirigiamo in auto a Vico Pancellorum , piccola frazione di Bagni di Lucca sull’Appennino Lucchese. Tralasciata l’indicazione del sentiero CAI No.8, che si incontra sulla strada dopo aver superato l’antica pieve di San Paolo (IX° secolo),percorriamo tutta la strada asfaltata e parchegiamo in uno spiazzo (quota 655 m), riempiamo le borracce alla fontana ed iniziamo il trekking in direzione nord-est ed in leggera salita indicato da un cartello in legno come "Croce di Castello".

 

 

 

 

Ignorata una seconda indicazione per  “Croce di Castello” che ci condurrebbe immediatamente al sentiero di cresta e quindi alla Forcella della Fessa e dopo aver percorso 1 km il sentiero prende direzione nord, quindi dopo altri 600 metri (quota 850 m) lo lasciamo per uno meno visibile che si innalza ulteriormente  segnalato su un faggio con i colori bianco rossi (“bivio” sulla mappa) sino a raggiungere un primo ghiaione che risaliamo per circa 30 metri, quindi lo attraversiamo sulla destra e continuiamo sempre in  forte pendenza ma su paleo, il percorso è indicato da alcuni "bolli" rossi non sempre facilmente individuabili.
Zigzagando ci si innerpica, quindi lasciata la zona erbosa saliamo su roccette per giungere ad un bel balcone (quota 1100 m) che offre una spettacolare vista sulle gole sottostanti mentre il Balzo Nero  sopra di noi leggermente sulla destra somiglia proprio ad un grosso macigno nero poggiato sulla montagna, da dove siamo noi sembra impossibile da raggiungere, si vedono solo verticalità e roccia … ma la via c’è …

canaleMettiamo via i bastoncini e percorriamo , in direzione nord un primo tratto arrampicando su rocce, quindi entriamo in un canale ghiaioso che risaliamo tenendoci sulla sinistra sino a raggiungere un secondo belvedere (quota 1220). Mentre ci sporgiamo per ammirare  il bel panorama sulla Versilia notiamo un numeroso branco di caproni che, non sentendoci giungere si godono il sole sotto di noi, solo il tempo di far loro qualche foto che ci notano e fuggono via. balzo nero

 

Il Balzo Nero è quasi alla nostra altezza, ci separano soltanto circa 500 metri di cresta in direzione nord che percorriamo facendo ovviamente ben attenzione a dove poggiamo i piedi perché sotto di noi c’è un bel salto (!), dobbiamo anche scegliere il percorso migliore, qui non più segnalato e mantenerci abbastanza sul filo di cresta anche se in alcuni casi sembrerebbe più opportuno spostarsi un poco più in basso sul versante est.
Quando arriviamo finalmente al basamento di roccia nera dobbiamo ancora salirne una decina di metri in arrampicata prima di poter fare le foto al libro di vetta ed al panorama.
Ora che ci siamo notiamo la netta differenza fra il masso sommitale e la montagna che lo ospita, mentre quest’ultima è di colore bianco-grigiastro e composta di tanti strati, la ciliegina sopra somiglia ad una porosa spugna marina nera, chissà quale sia l’origine ?

 

quaderno di vetta

 

Sul quaderno di vetta lasciamo un apprezzamento sul percorso fatto, ci complimentiamo con Carlo per averci proposto questa escursione e quindi facciamo un meritato spuntino prima di riprendere il cammino sempre in direzione nord. Ancora pochi metri su roccia per scendere dal Balzo Nero, poi su facile sentiero sino ad incontrare dopo circa 700 metri un bivio che ci immette sul sentiero CAI No 8 e poco dopo una fonte d’acqua, da qui procediamo in direzione sud sino a raggiungere, prima ancora un’altra fonte (2,5 Km),e poi percorsi ancora 500 metri lasciamo il sentiero CAI per uno in disuso nei pressi di una fontanella sulla sinistra che in breve ci conduce al parcheggio, lasciamo gli zaini alle auto e visitamo la bella pieve. Il Balzo Nero

Note : si tratta di un percorso impegnativo sia per il tipo di terreno, sia per il fatto che spesso non è facile seguire la traccia, lo consiglio quindi soltanto a coloro che abbiano una certa esperienza, molto utile sarà la traccia gps.

 

 

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