"Pania della Croce : per la cresta est"

alba sulla pania della croce

 

Molte volte, io e la Manu, siamo stati sulla regina delle Apuane, per i tradizionali sentieri che salgono dal Rifugio Rossi sul versante della Garfagnana oppure dal Rifugio del Freo su quello del Tirreno, o anche dalla Borra di Canala , dalla vetta abbiamo visto l'alba ed il tramonto, ogni volta con nuove emozioni e così oggi abbiamo deciso di arrivarci per una via diversa : la cresta est dal Passo degli Uomini della Neve.

 

 

Qui alcuni dati utili per l'escursione : mappa topografica - mappa 3d - traccia gps

ed il profilo altimetrico

 

 

 

Domenica 4 Agosto 2013 : oltrepassato il paesino di Levigliani, parcheggiamo l'auto poco oltre il Passo Croce (quota 1191 m.) ed alle 09,30 ci incamminiamo su una strada di cava segnalata CAI 141  verso nord sino alla cappellina di Fociomboli dove diviene il 129 che percorriamo adesso verso est e che dopo poco lascia la marmifera per immettersi in una bella faggeta con indicazioni per il Rifugio Del Freo.
Ogni tanto si incontrano i resti di qualche carbonaia e ruderi di antiche abitazioni, costeggiamo il versante nord del monte Corchia, e con qualche saliscendi alle 11,00 giungiamo al rifugio  (quota 1180 m.) da dove scorgiamo alcune persone sulla vetta.
Semplice e veloce sarebbe giungervi seguendo il sentiero CAI 126, ma per oggi la nostra idea è un'altra, raggiunta quindi la Foce di Mosceta inziamo a percorrere il 125 indicato come "Sentiero per esperti".


costa su della PaniaCon direzione sud-est, in alcuni tratti in salita, costeggiamo la Pania sulla sinistra e passiamo sotto ad alcuni pinnacoli mentre sulla destra abbiamo l'inconfondibile sagoma del Monte Procinto, del Matanna e del Monte Croce, attraversando alcuni canali, adesso completamente asciutti, che solcano la montagna, ci aiutiamo talvolta con le mani, ed in alcuni tratti il sentiero è piuttosto esposto, sinché dopo una ennesima svolta vediamo poco sotto di noi la Foce di Valli (quota 1258 m. ore 12,10) e la Pania Secca a sinistra. Foce di Valli

Non scendiamo sino alla  foce, ma piegando a nord intercettiamo il sentiero CAI 7 e risaliamo a zigzag la "Costa Pulita", il sole è alto in cielo, non una nuvola a schermarci e le Apuane, è risaputo, in estate sono piuttosto calde ! sono le 13,20 quando arriviamo al Passo degli Uomini della Neve dove facciamo una sosta (quota 1.660 m.) per  mangiare qualcosa, soprattutto bere, ed ammirare il panorama verso l' Omo Morto e la Pania Secca.

Il nome del passo si deve al fatto che in questa zona, come in alcune altre delle Apuane, ci sono degli anfratti in cui la neve si mantiene anche in estate, e prima dell'avvento del frigorifero, neve e ghiaccio venivano trasportati in parte a spalla e in parte su carretti coperti con la juta sino in Versilia ...

Il passo non è indicato da segnaletica ma in questo punto c'è un breve tratto in discesa attrezzato con una catena, noi anziché scendere vogliamo risalire la cresta est della Pania verso la vetta, il sentiero non è indicato sulle mappe né tantomeno in loco, quindi lo individuiamo aggirando sulla sinistra il passo, adesso abbiamo sopra di noi una cresta abbastanza dritta che risaliamo facendo bene attenzione a dove mettiamo piedi e mani (qualche passaggio di II° grado), spostandoci un poco sulla destra quando giungiamo ad un  tratto un poco più verticale, dove alcuni segni di vernice verde aiutano ad individuare il passaggio e dopo circa 40 minuti giungiamo di nuovo su sentiero pochi metri sotto la vetta (quota 1.858 m.). Su per la cresta est

Cresta est della Pania della Croce

Non ci tratteniamo molto, perché, come ho già detto, il sole oggi non scherza, giusto il tempo per mangiare ancora qualcosa ed ammirare il panorama attorno : la costa tirrenica sino al golfo di La Spezia, il Monte Sagro, l'Altissimo, il vicino Corchia, il Pisanino, la Tambura ..., visibilità perfetta, quindi procediamo prima in cresta e poi scendiamo lungo il versante ovest, che con numerose svolte, sul sentiero CAI 126 ci conduce alla Foce di Mosceta ed in breve al Rifugio Del Freo. Panorama dalla Pania della Croce

Mentre facciamo questo tratto il rifugio sta diventando un miraggio che promette sollievo, ormai sono circa quattro ore che siamo sotto il sole ed ho consumato 2,5 litri di acqua, quando vi giungiamo facciamo rifornimenti ed una pausa all'ombra, poi sul sentiero del mattino, all'ombra del bosco, torniamo all'auto.

Nota : eccetto il tratto iniziale sino al Rifugio del Freo, si tratta in generale di un percorso impegnativo sia per i tratti esposti che per il tipo di terreno, la parte dal Passo degli Uomini della Neve alla vetta è molto intuitiva, è importante avere buona scorta di acqua ed integratori salini qualora venga effettuato nei mesi più caldi, una mappa topografica è (sempre) indispensabile.


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