Lagghinhorn cresta sud

panorama dal lagghinhornIeri, io e la Manu, ci siamo incontrati con Paolo Pettinaroli, guida alpina che solitamente ci accompagna nelle uscite più impegnative, per decidere, in base alle nostre capacità ed alle previsioni meteo, quale sarà la prossima meta, il dado è tratto : salita al Lagginhorn per la cresta sud, un 4.000 che si trova nei pressi di Saas Grund in Svizzera.


Per avere un'idea più chiara del racconto e magari ripetere questa esperienza qui di seguito metto a disposizione la mappa topografica, traccia gpsprofilo altimetrico e percorso 3d, buona lettura.


13 Agosto 2019 - Martedì : Lasciamo Domodossola alle 11,30 e ad Iselle, sulla SS33 del Sempione, caricata l'auto sul treno raggiungiamo Brig, da qui proseguiamo e alle 13,00 arriviamo a Saas Grund un piccolo paese  a quota 1.550 m nel canton vallese, ottima base per tante attività in montagna sia in estate che in inverno.
Lasciamo l'auto nel parcheggio della funivia (25 franchi svizzeri per 2 giorni + 40 € a persona per la funivia) che con 2 tronconi ci porta al Hohsaashutte (quota 3.098 m.).

Il rifugio, posto a circa 100 metri dall'arrivo della funivia, un edificio moderno del club alpino svizzero, è un'ottima base di partenza sia per il Lagginhorn che per la Weissmiess.
Ci riposiamo un'oretta visto che non abbiamo un buon acclimatamento e che la rapida salita in funivia ha evidenziato l'effetto "quota", poi facciamo un breve giro nei dintorni per vedere cosa ci aspetta domani.
Le nubi sono basse, ma il panorama è comunque bello, previsioni per domani : bel tempo.
Dopo una cena, a mio giudizio non male, prepariamo gli zaini e a nanna. Hohsaashutte


weissmiess crest nord

14 Agosto 2019 - Mercoledì : Sveglia ore 3,30, cercando di non disturbare le altre persone della nostra stanza ci vestiamo, poi facciamo colazione e alle 4,45 con le frontali in testa ed abbigliamento invernale iniziamo la salita, anzi inizialmente scendiamo un poco di quota per andare a prendere il ghiacciaio Hohlaubgletscher. Paolo ci dice che con altre condizioni di innevamento si sarebbe potuto risalire la cresta per circa 200 metri per poi scendere sul ghiacciaio, ma attualmente il percorso più semplice è questo.

A circa 3.200 metri di quota siamo sul ghiacciaio per cui calzati i ramponi, indossato l'imbrago e legati in cordata, iniziamo la salita a zig zag.
Il passo è lento e cadenzato dalla guida per abituarci alla quota. Man mano che saliamo il vento alle nostre spalle aumenta, e alle 06,00 quando siamo al Lagginjock (una foce tra la Weissmies ed il Lagginhorn) ci ripariamo dietro uno sperone di roccia per vestirci ulteriormente perchè fa veramente freddo, mentre lo faccio mi domando se riusciremo nel nostro intento ( ! ) ed ammiro sulla nostra destra l'affilata cresta nord della Weissmies dove alcuni alpinisti stanno salendo, per quel che vedo la nostra via mi sembra più facile, anche se ci aspettano 1.700 metri di sviluppo. Cresta del Lagghinhorn

Procediamo in conserva con Paolo in testa che passa la corda tra spuntoni di roccia, o piazzando friends, in parte quasi in piano, o risalendo qualche paretina con passaggi di III° grado, tratti esposti ed un paio di calate in doppia.
Il vento gelido non molla e quando non siamo vicini  bisogna urlare per sentirci, ci fermiamo poche volte per far foto oppure bere, appunto soltanto quando riusciamo a ripararci dalle raffiche.
La vista è magnifica attorno e sotto di noi, con il Lago Maggiore, il Gruppo del Monte Rosa (si scorge anche la Capanna Margherita) ed in lontananza (molto !) gli Appennini.


Tratto della cresta

 

Alle 12,40 siamo alla croce di legno della vetta a quota 4.010 ed alcuni ragazzi sopraggiungono dalla via normale, facciamo una sosta un poco più lunga per bere mangiare, soprattutto per ammirare il percorso già fatto e naturalmente scattare qualche foto. Cresta del Lagghinhorn

Poi continuiamo il cammino percorrendo in discesa la via normale in direzione est facendo ben attenzione al sentiero non banale e sempre legati in cordata.
Giunti a quota 3.300 ci dirigiamo verso sud attraversando velocemente il Lagginhorn gletscher (ghiacciaio) per evitare eventuali scariche di sassi ed alle 16,00 arriviamo appena in tempo alla funivia (ultima corsa alle 16,15); per fortuna perchè non sarei riuscito ad andare molto oltre ! Discesa per la via normale


Note : fondamentale un buon acclimatamento ed allenamento fisico, esperienza di salita con attrezzatura ed abbigliamento da ghiacciaio, forse il 4.000 più impegnativo che abbia fatto sinora anche se sicuramente il vento ha fatto la sua !
Come molte altre volte consiglio di affidarvi ad una Guida Alpina a meno che non siate esperti alpinisti.

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