Hospice du Simplon - Monte Leone Hutte

Stavolta io e la Manu siamo "ospiti" di escursione di due nostre amiche Ossolane : Gabriella e Lucia, il percorso si svolge Svizzera, e per poche centinaia di metri in Italia, con vista sull'Alpe Veglia.
Prima di iniziare il cammino consultiamo il meteo, per le Alpi svizzere Meteonews oppure Meteo Svizzera, muniamoci di traccia gps, mappa topografica, profilo altimetrico, non dimentichiamo la carta d'identità e controlliamo se nello zaino abbiamo tutto, bene, si può iniziare !

Bietschhorn18 Agosto 2019 - Domenica : dopo aver passato da circa 10 km la dogana Italia-Svizzera sulla strada statale 33 del Sempione parcheggiamo l'auto sulla destra sull'ampio piazzale dell'Hospice du Simplon a quota 1.993 m.
Si tratta di un'imponente costruzione già voluta da Napoleone nei primi anni del 1800 ma che fu ultimata solo nel 1831, non lontano dal ben più storico Ospizio, situato poco prima del passo sulla sinistra, risalente a circa il 1235.
Anche oggi svolge un'opera di ospitatalità tutto l'anno ed accoglie famiglie, escursionisti, religiosi ... con diverse soluzioni.

Mentre ci prepariamo arriva un autobus svizzero che sembra un pezzo di antiquariato viaggiante, ma in ottima forma e, controllando il cartello degli orari, puntuale come un orologio svizzero !

Le nuvole sono basse, ma le previsioni sono buone per cui confidando che alzandoci di quota troveremo il bello, poco dopo le 09,00, ci mettiamo in cammino in direzione est seguendo le indicazioni per il Monte Leone.
Il nostro obbiettivo è il Monte Leone Hutte, rifugio svizzero a quota 2.848 m. nei pressi del confine con l’Italia, balcone sull’Alpe Veglia.

Data la quota, il sentiero si sviluppa in mezzo a flora di basso fusto, in prevalenza rododendri, mirtilli, qualche rado larice ed altri arbusti, spesso fiancheggiando torrenti e canalizzazioni che fanno confluire l’acqua in basso evitando sprechi, opere che vengono incentivate dal governo svizzero che offre sussidi per il mantenimento della Montagna.

Man mano che saliamo usciamo dalle nuvole ed il panorama si apre su Brig e le montagne attorno, la Gabry, che le conosce bene, ce ne indica i nomi, quella che più ci colpisce per la caratteristica sagoma è il Bietschhorn, un “quasi” 4.000 delle Alpi (3.934 m.). La vegetazione diminuisce sino a sparire quando alle 10,30 siamo a circa 2.450 metri di quota in una zona spazzata dal vento e per lunghi periodi ricoperta dalla neve e dal ghiaccio. hospice du simplon

Monte Leone

 

Il facile sentiero, indicato dai segnali bianco-rosso-bianco del Club Alpino Svizzero, piega adesso leggermente a nord, sempre in salita, attraversiamo qualche rigolo d’acqua di disgelo e poco prima delle 11,30 siamo sul bordo di un laghetto (quota 2.770 m. ca.) anch’esso alimentato dal ghiacciaio del Monte Leone che si innalza sulla nostra destra, mentre la nostra meta è già in vista, sull’altra sponda del lago. Maderlicka


Aggirando il lago sulla sinistra, facciamo una breve sosta dove il nostro sentiero incontra quello che in discesa porta a Rothwald (Maderlicka quota 2.887 m.), è un punto molto panoramico sulle Alpi Bernesi, sul laghetto sottostante e sul Monte Leone, poi riprendiamo il cammino per arrivare al rifugio alle 12,30 (quota 2.848), classico orario per mangiare !


Monte Leone HutteIl rifugio, una bella struttura in pietra costruita nel 1990, è un buon punto d'appoggio per escursioni di scialpinismo ed arrampicata sul Monte Leone, oppure come sosta per escursioni nel Parco Alpe Veglia-Devero, aperto nei mesi Giugno-Settembre, mentre il locale invernale, non gestito, è sempre aperto.
Come si dice "diamo un'occhiata all'interno" si intende "approfittiamone per mangiare qualcosa di caldo" per cui entriamo a dare un'occhiata ! Sosta al rifugio Monte Leone Hutte

Verso le 13,15 riprendiamo il cammino entrando in Italia per 400 metri raggiungendo i ruderi del Bivacco Farello ormai ridotto al basamento in cemento e qualche trave in legno (quota 2.748 m.), quello nuovo è stato costruito in Alpe Veglia sotto il Passo di Boccareccio.
Qui il panorama sull'alpe spazierebbe a 360°, purtroppo il versante italiano è completamente sommerso dalle nuvole, ragion per cui dirigiamo la nostra attenzione ai piccoli fiori e qualche strana pietra che ricopre quest'area.

Fiancheggiando il laghetto sul lato opposto dell’andata torniamo sul sentiero di questa mattina che in discesa percorriamo velocemente ed arriviamo al parcheggio alle 15,40, mentre un’auto non tanto più recente dell’autobus di questa mattina sta partendo, che combinazione !

Una breve visita all'Hospice du Simplon e rientriamo in Italia. Ex bivacco Farello

Note: si tratta di una facile e gratificante percorso adatto a tutti anche se con un certo  dislivello e da non sottovalutare la quota, verificate sempre le previsioni meteo ed abbiate nello zaino abbigliamento adatto ad affrontare anche repentini cambiamenti climatici.

Home