La cresta nord della Pania Secca è un percorso sulle Alpi Apuane fattibile quasi tutto l'anno se si escludono i mesi più caldi di Luglio e Agosto, qualcuno lo affronta anche senza materiale alpinistico, ma lo sconsiglio, non particolarmente impegnativo per chi ha conoscenze alpinistiche comunque da non sotto valutare soprattutto per la qualità della roccia, non sempre ottima.
Qui di seguito trovate la mappa topografica, il profilo altimetrico e la traccia gps.

4 Dicembre 2016 - Domenica: Insieme alla Cristina e Massimiliano parcheggiamo l'auto lungo la strada che porta alla cappellina di Piglionico, poco prima di un intaglio nella roccia a quota 1.138 m. e alle 08,50 iniziamo a salire seguendo una traccia nel bosco sulla sinistra, direzione sud, in questa prima parte facciamo affidamento ad una traccia gps che avevamo trovato sul web, poi, quando usciamo dal bosco il percorso lo si vede più facilmente sino ad arrivare alla dorsale.
Man mano che saliamo il sentiero diventa più roccioso e poco prima di affrontare una parete un poco più verticale ci attreziamo con il materiale alpinistico quindi aggiriamo un torrione sulla sinistra e risalendo in cima troviamo una catena di sosta con anello da cui ci caliamo in corda doppia per scendere ad una sella dove rifacciamo le corde.![]()
Proseguiamo per un breve tratto esposto sulla destra e risaliamo un canalone dove ad un alberello ci sarebbe la possibilità di allestire una sosta per far sicura al primo di cordata, ma procediamo slegati, aggiriamo ancora un torrione sulla sinistra facendo ben attenzione perchè è un tratto esposto ed iniziamo la facile salita della cresta finale.
Sono le 12,30 quando giungiamo sulla antecima della Pania secca, facciamo una breve pausa mentre diamo un'occhiata all'intaglio davanti a noi, per fortuna che appena inizia quella che sarebbe la discesa esiste una sosta con catena che ci permette di calarci senza rischi e di giungere alla sella dove ci assicuriamo ad una successiva sosta, lo spazio è abbastanza esiguo per cui appena la Manu è scesa mi prende in sicura ed io proseguo facendo spazio a Massimiliano e Cristina.
La risalita della breve parete non è impegnativa (in più sono assicurato dalla Manu) anche se il tratto iniziale è abbastanza esposto, poi dopo pochi metri diventa sentiero, raggiungo la cima (quota 1.700 ore 13,50) e ad un masso allestisco una sosta per far sicura alla Manu, quindi Massimiliano fa lo stesso con la Cristina.
Facciamo la vera pausa pranzo ammirando il bel panorama attorno a noi, in alto ci sono nubi nere che danno una luce particolare ma la visuale è limpida come spesso lo sono in inverno, poi per la via normale scendiamo verso il Rifugio Rossi. Giunti all'incrocio con il sentiero CAI 7 procediamo a destra (sud) che percorriamo per poche centinaia di metri, poi quasi invisibile troviamo l'innesto per il "Sentiero dei Pastori" molto bello e che ci permette di scorciare un bel pò il resto del cammino, ogni tanto ci soffermiamo per guardare la cresta percorsa, l'intaglio dell'ultima doppia ed i canali che solcano la Pania Secca possibili obbiettivi per salite invernali ...
Giungiamo facilmente all'auto alle 16,00. ![]()
Nota: Percorso da effettuarsi con materiale e conoscenza di attrezzature alpinistiche, utile la traccia gps nella parte iniziale, escluso i mesi più caldi lo si può effettuare tutto l'anno incluso l'inverno.