Pale di San Martino

 

L'Agosto del 2009 fu un mese intenso sulle Dolomiti per me e la Manu, qui di seguito racconto il periodo iniziale insieme a Mariano, esperto conoscitore della Montagna e soprattutto delle Dolomiti, sua seconda casa (o forse prima ?), si tratta di tre percorsi i primi due dei quali abbastanza impegnativi che includono vie ferrate ed il terzo più semplice, tutti nell'area delle Pale di San Martino.

 

mappa

ferrata gusella porton ferrata del velo rifugio del velo Qui a lato una la mappa sensibile del primo percorso, che dal Rifugio Rosetta giunge al Rifugio Velo e dal Rifugio Velo a San Martino di Castrozza, cliccando sulle aree in giallo si hanno le relative immagini.

Altre informazioni utili :

- mappa grande

- traccia gps

- profilo altimetrico dal Rifugio Rosetta al Rifugio Velo della Madonna

- profilo altimetrico dal Rifugio Velo della Madonna a San Martino di Castrozza

sentiero

7 Agosto 2009 : poco prima delle 06,00 lasciamo in auto la casa di Mariano in quel di Vigolo Vattaro (TN) per raggiungere San Martino di Castrozza dove prendiamo la funivia per il pianoro del Rifugio Rosetta alla quota di 2600 circa, non è la prima volta che siamo qui ma "atterrando" con la funivia su questo pianoro ci sembra di essere sulla Luna, il colore predominante è il grigio, assenza totale di vegetazione e soprattutto essendo giunti con la prima "navetta" la vista non incontra altri umani, ben diverso sarebbe già un'ora più tardi ... Dopo aver controllato di avere tutto il necessario negli zaini iniziamo il cammino in direzione sud sul sentiero 702 (altavia no.2) che, scendendo verso San martino, con numerosi tornanti, incontra il sentiero 715 alla quota di 2300 metri, qui lo lasciamo per proseguire in salita sul nuovo sentiero che costeggia la Pala di San martino e dopo un breve tratto attrezzato con cavetto metallico raggiungiamo il Passo di Ball, dove lasciamo il sentiero 715 e procediamo verso ovest risalendo un canalone ancora ricoperto da tracce di neve, siamo sulla parete della Cima di Ball e a quota 2500 indossiamo caschetto ed imbraco per percorrere la ferrata Gusella. passo di ball

ferrata gusellaIl percorso attrezzato, che non ci sembra particolarmente impegnativo (ottimo per me e per la Manu che non abbiamo molta esperienza) perchè si svolge prevalentemente su placche abbastanza inclinate e con ottimi appigli, risale alcuni caminetti per terminare in breve alla forcella Stephen (quota 2650 m.), adesso in alto sulla nostra sinistra abbiamo la Cima di Val di Roda, che non risaliamo perchè le previsioni meteo non sono delle migliori ed il nostro sentiero è ancora lungo. ferrata gusella
Proseguiamo in discesa sino a giungere al "Porton", un intaglio nella roccia che sembra l'ingresso di una castello medievale e che ci permette di proseguire il cammino, tralasciamo sulla sinistra il sentiero 739 che conduce al Rifugio Pradidali ed in breve giungiamo all'attacco della ferrata del Velo, che percorsa in discesa, ci sembra un poco più complicata della precedente, comunque molto ben attrezzata con scalette e pioli non diviene mai difficile ed in breve giungiamo al Rifugio Velo della Madonna (quota 2358 m)poco prima che inizi a piovere. foto ferrata del velo

 

panorama dal rifugio velo

 

Il rifugio Velo della Madonna è in un'ottima posizione panoramica ed anche se nel pomeriggio il tempo è inclemente, trascorriamo qualche ora di relax godendo di un ottimo panorama, quindi la cena e a nanna !

8 Agosto 2009 : ci alziamo senza fretta e dopo un'abbondante colazione inziamo a scendere sul sentiero 721 (direzione nord) che passa proprio sotto la Cima della Madonna ed al Sass Maor, permettendoci, man mano che caliamo di quota, di apprezzarne le sagome scolpite.
Per un breve tratto iniziale il cammino è fiancheggiato da un cavetto metallico, probabilmente di aiuto in caso di pioggia o ghiaccio, comunque sempre facile e che varia procedendo verso valle, dopo poco lasciamo le pietraie e l'ambiente austero per incontrare i primi prati e quindi il bosco, dopo un paio di ore incrociamo il sentiero 21-715 che in un'altra ora ci conduce alla nostra auto, facendo però una sosta nelle fresche acque di un torrente. foto

 

 

11 Agosto 2009 : dopo aver fatto qualche giorno di riposo forzato a causa della pioggia, le previsioni meteo sono positive per i prossimi giorni, ed è fondamentale perchè vorremmo fare un percorso un poco più impegnativo del precedente incluso un'altra ferrata.

mappa val canali rifugio treviso

 

Qui a lato una mappa sensibile del secondo percorso che dalla Val Canali, via ferrata delle Fiamme Gialle giunge al bivacco Reali e Croda Granda e con un ampio anello torna a rifugio Treviso ed alla malga Canali (cliccando sulle aree in giallo si hanno le relative immagini).

 

Altre informazioni utili :

- mappa grande

- traccia gps

- profilo altimetrico dalla Val Canali al Rifugio Treviso

- profilo altimetrico dal rifugio Treviso alla Croda Granda

- profilo altimetrico dal bivacco Reali al rifugio Treviso

- profilo altimetrico dal rifugio Treviso alla Val Canali

 

 

Zoom mappa 

Giunti nel primo pomeriggio in auto in Val Canali e posteggiato nei pressi dell'omonima malga (ottimi spuntini !) la percorriamo in leggera salita, direzione nord, sul sentiero CAI 707, dopo circa un km incrociamo il 711 che tralasciamo, mentre il nostro inizia ad alzarsi e con una serie di tornanti ci conduce in breve al rifugio Treviso (quota 1630.)
In posizione strategica offre un ottima vista : a nord la Cima Canali e la Cima Wilma, a est il Sass d'Ortiga e la Pala della Madonna, insomma una serie di guglie che ricordano i castelli di sabbia !
Dopo aver sistemato gli zaini nella nostra stanza, facciamo uno spuntino con una birra, nel frattempo Mariano ci fornisce una serie di notizie sulle Montagne attorno e con la mappa valuatiamo il percorso dei prossimi giorni; quindi scrivo qualche appunto che sarà poi utile per la stesura di queste pagine ... fra un cosa e l'altra giungiamo infine all'ora di cena e lontani dalle luci delle città prima di coricarci ammiriamo un cielo stellato con la Luna che disegna i contorni delle vette attorno a noi. rifugio treviso

 

12 Agosto 2009 : un detto dice "il mattino ha l'oro in bocca" e così alle 07,00 lasciamo il rifugio e con i nostri megazaini proseguiamo sul sentiero 707 direzione nord, dopo un'oretta sulla destra troviamo il sentiero per i "Vani Alti" che ignoriamo e dopo un'altra mezz'ora risalendo un bel ghiaione giungiamo all'attacco della ferrata "Fiamme Gialle", indossiamo imbraco e caschetto e si inizia il percorso attrezzato.ferrata fiamme gialle


Pur avendo dei tratti abbastanza verticali ogni tanto ci sono opportunità di riposo e soprattutto possibilità di goderci il panorama attorno : stiamo salendo fra quelli che ieri descrivevo come le guglie dei castelli di sabbia , ogni tanto facciamo una breve sosta per godere dello spettacolo, mentre Mariano, che ci precede, ci da alcuni consigli su come salire risparmiando energie e nel frattempo ci fa un bel reportage fotografico. Impieghiamo così circa 2 ore e mezza per la ferrata giungendo alla forcella Marmor a quota 2.600 ed in breve al rosso Bivacco Reali. ferrata Fiamme Gialle
Dopo aver aver sistemato parte delle nostre cose su tre brande per occuparle, e dopo aver fatto uno spuntino, ci rimettiamo in cammino verso la cima della Croda Granda percorrrendo un sentiero sulla nostra sinistra che in discesa attraversa un nevaio e quindi sale uno stretto sentiero poi su roccette sino alla vetta a quota 2.849 che raggiungiamo verso le 12,30. La vista spazia a 360°, mentre sotto di noi il bivacco è un puntino, Mariano ci illustra sul panorama attorno e sulle possibili mete di prossime escursioni, gran parte delle quali già da lui percorse e che vorrebbe condividere con noi, intanto giungono altre persone e per lasciar anche a loro un poco di spazio iniziamo a ridiscendere. Presso una cascatella facciamo rifornimento d'acqua.
Il pomeriggio lo trascorriamo leggendo il libro del bivacco, preparando le brande, e girellando attorno per fare un po' di foto. Quando arrivano altre 3 persone siamo al completo. Finalmente alle 18,30 si mettono le pentole sul fuoco ! menù : minestrone e salamino - dopo un bel tramonto a nanna, la notte non è fredda e si dorme bene ! bivacco reali e corga granda

alba al bivacco reali13 Agosto 2009 : Alle 06,30 apro un poco la porta del bivacco e subito chiamo Mariano e la Manu perchè il panorama sotto di noi è spettacolare : un mare di nubi bianche di umidità da cui, qua e là, spuntano le vette delle Dolomiti sotto un cielo limpido, non c'è che dire la Natura può creare dei quadri incredibili e darti delle emozioni uniche ! con questo sfondo ci laviamo nel nevaio e facciamo la colazione, quindi alle 08,00 ci mettiamo in cammino. alba al bivacco reali

Percorriamo un tratto in direzione sud risalendo i Vani Alti per entrare in Veneto su sentiero CAI 720 sino a quota 2620 circa in ambiente austero, poi scendiamo in un canalone dove, in alcuni punti dobbiamo tenerci con le mani, man mano che caliamo di quota incontriamo sempre più qualche chiazza di verde ed i primi fiori, poi gli abeti, per giungere alle 10,30 al Bivacco Menegazzi immerso nel verde (quota 1750 m.), dove ne approfittiamo per farci un caffè con qualche biscotto, continuiamo ancora a scendere e nei pressi di una sterrata incontriamo la Casera Cavallera dove all'aperto stanno preparando dei taglieri di speck e formaggi, se ci provocano ...Vani Alti
Dopo l'ottimo spuntino riprendiamo il cammino, adesso in direzione est, aiutati dal gps perchè in questa zona il sentiero non è ben segnato e neppure ben tenuto, comunque bello, fin quando incrociamo il sentiero CAI 718 (altavia No. 2), in salita giungiamo alla Forcella d'Oltro (quota 2094) sotto una pioggerella fitta, ma scavalcata la forcella tornando in Trentino il tempo è migliore, per fortuna ! continuiamo in discesa verso est e quindi nord per giungere al Rifugio Treviso verso alle 15,00 dove trascorriamo la notte. Verso il Rifugio Treviso

14 Agosto 2009 : Durante la notte un forte temporale ha bagnato le rocce e ciò ci impedisce di effettuare la prevista ferrata Del Canalone che inizia a fianco del Rifugio Treviso, un'occasione per tornare in questo luogo ! così scendiamo all'auto per lo stesso sentiero di salita, raggiungiamo San Martino di Castrozza ed in funivia saliamo sull'altipiano del Rosetta dove saliamo con una veloce sgambata sulla Cima della Rosetta (quota 2743 m.) da dove riguardiamo verso sud il percorso fatto qualche giorno prima : il passo di Ball,lontano la ferrata Gusella e sotto di noi lo zigzagante passo Val di Roda ... mentre ai nostri piedi un corvo mangia un po' di briciole di pane. Scendiamo al Rifugio Rosetta per la notte. cima rosetta

mappa cima corona

rifugio rosettacime corona

 

Qui a lato una mappa sensibile della Cima Corona nei pressi del Rifugipo Rosetta (cliccando sulle aree in giallo si hanno le relative immagini).

 

Altre informazioni utili :

- mappa grande

- traccia gps

- profilo altimetrico dal Rifugio Rosetta a Cima Corona

 

 

 

 

 

 

15 Agosto 2009 : ci alziamo presto per un'altro Montagnaappuntamento con l'alba, che anche oggi non ci delude, poi, fatta colazione, inziamo la breve salita verso la Cima Corona su sentiero CAI 716 subito dietro il rifugio, prima in direzione nord aggirandola da est giungiamo al Passo Bettega e da qui in direzione sud, su facile ghiaione, saliamo in vetta (quota 2767 m.). Lo sforzo è stato minimo, un'ora circa di cammino con 250 metri di dislivello, ma ci troviamo di fronte al Cimon della Pala con il Bivacco Fiamme Gialle, a destra la Cima della Vezzana, sulla sinistra il Gruppo del Catinaccio ed Antermoia, più vicino la Cavallazza ed il Colbricon, a sud la Rosetta ed il ghiacciaio della Fradusta ....

Ci tratteniamo abbastanza per gustarci questo spettacolo cima corona ,
poi scendiamo per lo stesso sentiero sino alla funivia e da qui a San Martino dove in auto raggiungiamo casa di Mariano dove ci aspetta la Sonia per il trekking dei prossimi giorni : l'anello del Brenta.

 

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