Allalinhorn via Hohlaubgrat

 

panorama cervino mischabel

 

 

Dopo aver passato qualche giorno in Val d’Ossola facendo alcune escursioni per acclimatarci e “fare la gamba”, io e la Manu abbiamo contattato Paolo Pettinaroli, Guida Alpina, per una nuova esperienza insieme: la salita all’Allalinhorn per la cresta est, meglio conosciuta come Hohlaubgrat.
L’Allalinhorn è uno dei 4.000 delle Alpi Pennine del gruppo del Mischabel in Svizzera, nei pressi di Saas-Fee, e la salita propostaci da Paolo è senza dubbio più appagante rispetto alla via normale, previsioni meteo : buone.

 

 

 

Prima di raccontarvi la nostra giornata, qui di seguito trovate alcune informazioni da mettere nello zaino: una mappa topografica, la traccia gps, una immagine 3d del percorso ed il profilo altimetrico.


28 Agosto 2014 : Lasciamo Domodossola alle 04,45, raggiungiamo Brig attraverso il Passo del Sempione, proseguiamo verso Visp e da qui arriviamo a Saas-Fee dove prendiamo la funivia quindi il Metro Alpin (trenino sotterraneo). Paolo, per averlo già fatto, sa che a richiesta si può ottenere una fermata intermedia e alla biglietteria non fanno storie visto che si tratta di una Guida Alpina, solo una firma liberatoria ed è tutto ok. Il treno si ferma, scendiamo solo noi tre e oltrepassata una porta di servizio percorriamo un breve tunnel di metallo che sbocca sopra l’Hohlaubgletscher, già da qui la vista è entusiasmante … scendiamo una breve scarpata di detriti e mettiamo piede sul ghiacciaio, sono le 07,50 a quota 3172 m.


Ci leghiamo in cordata, calziamo i ramponi, Paolo in testa, io lo seguo quindi la Manu, e alle 08,05 iniziamo ad attraversare il ghiacciaio quasi in piano verso sud, dopo 20 minuti e circa 900 metri di distanza siamo sull’altro lato, non tira vento ed il sole ci scalda (quota 3.300 m.).


allalinhorn prima delle roccette

 

Lo zig-zag ha inizio, il passo rallenta ben cadenzato, alle 09,20 raggiungiamo una sella a quota 3540 m. che si affaccia sul lato est del ghiacciaio e sul gruppo del Monte Rosa, una breve sosta per ammirare il panorama, mangiare una barretta e bere del tè caldo.
Proseguiamo la salita adesso più ripida in direzione sud-ovest per circa un’ora per giungere ad una nuova gobba a quota 3800 m. , ancora una breve pausa anche per ammirare la prossima salita che ci aspetta, ancora più verticale, sarà faticosa ma altrettanto affascinante, poi ci rimettiamo in cammino, il respiro sincronizzato con il passo, un gradino dopo l’altro giungiamo a quota 3970 m., siamo alla base di una parete di rocce già vista dalla base del ghiacciaio. allalinhorn fino al tratto roccioso

 

 

 

allalinhorn tratto su misto

 

 

Sono poco dopo le 11,00, prima di affrontare questo passaggio su roccia e ghiaccio ci mettiamo in sicurezza grazie ad uno spit (una placchetta di metallo fissata sulla roccia dove passiamo la corda che abbiamo all’imbraco), mettiamo la piccozza allo spallaccio dello zaino perché dovremo arrampicare con entrambe le mani, Paolo ci spiega come affrontare questo primo tratto verticale (II° su misto), quindi procede.
Giunto alla sosta successiva ci grida che possiamo raggiungerlo anch’io e la Manu in contemporanea mentre lui ci fa sicura;  ancora un tratto verticale a destra dove ci aiutiamo con la piccozza;  nuova sosta dove termina il tratto roccioso, quindi gli ultimi 25 metri circa facili su ghiaccio per giungere alla cresta finale quasi in piano e siamo alla croce della vetta (quota 4030 m.) alle 11,53.

 

 

capanna margherita,montebianco e cervino

 

L’Allalinhorn è definito uno dei 4000 delle Alpi più facili per la via normale, forse sarà per la stupenda giornata, forse per questa via alternativa appena fatta, ma sicuramente anche per la vista che ci godiamo da quassù mi sembra una delle più appaganti da me fatte.
Attorno a noi distinguiamo la Capanna Margherita sulla Punta Gnifetti, il Cervino, il Monte Bianco, il massiccio del Jungfrau per nominare i più famosi, ma numerosissime sono le vette che tocchiamo con lo sguardo …


 

 

Scambiamo la cortesia di una foto di vetta con altri due escursionisti svizzeri, poi torniamo indietro lungo la cresta per circa 60 metri e, abbassati di qualche metro sul lato sud, facciamo una pausa per bere e mangiare, poi alle 12,10 iniziamo la discesa per la via normale verso ovest sino a quota 3810, pieghiamo a nord est in un tratto abbastanza inclinato per giungere a quota 3600 circa dove la pendenza diminuisce sensibilmente e ci troviamo ormai sulle piste di sci, ancora una passeggiata di circa un km e alle 13,20 giungiamo alla funivia (quota 3456 m.), attendiamo sulla terrazza del ristorante (girevole !) il nostro turno per la discesa ammirando il percorso fatto. in vetta


Note : la salita all’Allalinhorn sopra descritta richiede nella parte finale una certa dimestichezza in arrampicata su roccia e ghiaccio, ma con un buon allenamento, un’ottima Guida Alpina ed una giornata di bel tempo, penso sia un’esperienza indimenticabile.

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